Sito vecchio lo rifaccio o lo posiziono meglio?

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seoEssere presenti sul web è ormai una “condicio sine qua non” per poter essere competitivi in qualunque attività di business.

Che si voglia intraprendere un’attività commerciale oppure semplicemente vedersi riconosciuto come “esperto”, avere un sito web è fondamentale per essere riconosciuti e apprezzati dagli utenti.

La rete è sociale, paritaria e meritocratica: se si è bravi, originali si diventa “virali” ovvero si passa di bocca in bocca, o meglio di visita in visita.

Il successo è misurabile ed è sancito dai padroni del web ovvero dai motori di ricerca e dai loro strumenti di analisi del traffico.

Proprio per questo avere un bel sito è condizione necessaria ma non sufficiente per essere “successfull”: il miglior sito del mondo infatti non serve a nulla se non è visitato.

Avere un bel sito è un bene, ma averlo lontano dalle affollate piazze virtuali e un po’ come avere un bel negozio “fisico” con vetrine accattivanti e ben curate ma posizionato in una zona periferica dove non va nessuno.

A disposizione dell’imprenditore devono essere quindi non solo dei validi programmatori, ma anche web marketer: a loro spetta sostanzialmente fare in modo che il sito:

  • sia primo su Google e sui principali motori di ricerca
  • abbia una web reputation eccellente
  • abbia un elevato rapporto di contatto e conseguentemente un buon fattore di conversione.

Sono infatti questi elementi a sancire quanto sia stata efficace la strategia di web marketing adottata.

Il buon posizionamento sui motori di ricerca serve proprio per aumentare, ottimizzandola, la propria “contact rate” ovvero la frequenza di contatto: va da sé che se si aumenta il numero dei visitatori, in automatico aumenta anche la redemption rate, ovvero la frequenza di successo (espressa dal rapporto fra quelli che comprano – nel caso ad esempio di un sito di ecommerce – sul numero totale di visitatori unici).

Detto questo si pone la questione annosa per alcuni imprenditori se rifare ex-novo il proprio sito web oppure rigenerarlo in ottica SEO (Search Engine Optimization) in modo che attiri più visitatori.

Non esiste una risposta univoca: tutto dipende dallo stato in cui versa il sito attuale, inoltre è evidentemente una questione di tempi e costi. Molte volte, infatti, costa di più “riparare” un sito che farlo ex-novo.

La tecnologia infatti ha reso molto facile costruirsi un sito ex-novo in poco tempo e con una spesa minima: se volete provare, i cosiddetti “WebSite Builders” sono quello che fa per voi.

Sono piattaforme software che consentono di realizzare un sito web completo attraverso il pagamento di un canone mensile: si tratta di un servizio web tariffato “per month”.

I costi sono realmente alla portata di tutti: si parte da pochi euro al mese per un servizio di web site building ed hosting di base fino a costi più alti se si vogliono feature più complesse (come ad esempio le funzionalità di ecommerce).

Una volta realizzato il sito, si deve considerare la strategia migliore per renderlo semplice ed immediato da trovare per i potenziali visitatori.

Questo si ottiene attraverso le strategie SEO di posizionamento sui motori di ricerca.

Google, che di gran lunga è il più importante, ha avuto in PageRank prima e Hummingbird poi, un algoritmo di ricerca altamente meritocratico: premia un sito sulla base di alcuni parametri oggettivi e misurabili in grado di generare traffico cosiddetto organico ovvero non forzato attraverso campagne “paid-to-click”.

Esistono quindi tutta una serie di accorgimenti, alcuni squisitamente tecnici, che consentono di realizzare un sito che sia ben indicizzato da Google (primo passo) e successivamente tutta una serie di azioni tese a migliorare la posizione in classifica (secondo passo).

Un modo per “salire” è dato dalla cura maniacale dei contenuti: quanto si è più attenti ad alimentare il proprio sito con contenuti nuovi, pertinenti e soprattutto generatori di valore per gli utenti, tanto più si viene premiati dai motori.

Facciamo l’esempio di un sito sulla cucina bio: se si tiene una rubrica all’interno del sito nella quale di propongono ricette nuove, si pubblicano video originali sulla preparazione dei cibi, si danno indicazioni georeferenziate sui migliori ristoranti si può essere ragionevolmente certi di avanzare verso la prima pagina di ricerca Google per chiave “cucina bio”.

Agendo opportunamente quindi si diventa “de facto” esperti in una materia (nell’esempio precedente la cucina bio) ed aumenta conseguentemente la propria web reputation: la rete è democratica, diventiamo esperti in qualcosa nella misura in cui questa expertise ci viene riconosciuta da un elevato numero di internauti.

Il lavoro da fare per poter essere posizionato bene sui motori di ricerca, è davvero impegnativo e faticoso, soprattutto se si considera che anche i vari competitors probabilmente cercheranno di essere visibili, per essere sicuri di “sorpassare” tutti, per essere quindi più visibili sul web, il nostro consiglio è quello di affidarsi ad una web agency seria ed affidabile, magari consultando il loro pacchetto clienti e controllando il posizionamento dei relativi siti.